Dal 2027 sarà possibile viaggiare ai limiti dell’ignoto. Voyager Station, infatti, sarà il primo hotel spaziale che offrirà agli ospiti un’esperienza unica al mondo. La struttura è stata progettata per accogliere 280 ospiti oltre, ovviamente, ai 112 membri dell’equipaggio. All’interno di questo particolare hotel ci saranno resort di lusso con ristoranti gourmet, sky bar e addirittura una sala concerti, oltre ad offrire una vista mozzafiato sulla Terra.

Voyager Station: il primo hotel nello spazio

Voyager Station sarà, quindi, una stazione spaziale rotante che verrà posizionata nell’orbita terrestre bassa, a circa 1000 km di altitudine. Potrà produrre vari livelli di gravità artificiale, a seconda del tasso di rotazione, al fine di garantire agli ospiti di tenere i piedi poggiati a terra. Questa Stazione è stata inoltre pensata anche per accogliere agenzie spaziali nazionali che conducono ricerche a bassa gravità, oltre a turisti che vogliono vivere un’esperienza unica nel suo genere, godendo anche di tutti i comfort che offre un hotel di lusso. Nelle fasi iniziali del progetto, la stazione doveva prendere il nome di Apollo, proprio come il programma che portò per la prima volta l’uomo sulla luna. Dal 2020, però, si è scelto di ribattezzarla Voyager, dedicando il nome a tutti i futuri viaggiatori che faranno visita alla stazione. La realizzazione sarà a cura della società Orbital Assembly Corporation, con il particolare biglietto da visita come la “prima società di costruzioni spaziali su larga scala” ed il team sarà guidato dall’ex pilota John Blincow. A sottolineare la bellezza di questo progetto è stato proprio Blincow che, in una recente intervista alla CNN, ha dichiarato: “Stiamo cercando di far capire al pubblico che l’età dell’oro dei viaggi spaziali è proprio dietro l’angolo. Sta arrivando. Sta arrivando velocemente”.

Il progetto di Voyager Station sembra che abbia catturato l’interesse anche di personaggi illustri come Richard Branson ed Elon Musk e la speranza di John Blincow è quella di poter, un giorno, riuscire a collaborare anche con loro.

Per poter viaggiare nello spazio, storicamente, servivano fino a 25 milioni di dollari, che servivano per il soggiorno in strutture a zero gravità, dove era necessario utilizzare aspiratori per i servizi igienici, vivere in un laboratorio e dormire in un sacco legato al muro. Le nuove tecnologie a disposizione e le comodità che abbiamo sulla Terra saranno, invece, disponibili su Voyager Station, creando un’esperienza unica e senza precedenti. Ad esempio, grazie alla gravità simulata, servizi come letti, docce e toilette, saranno simili a quelli a cui siamo abituati. I moduli abitativi di Voyager Station saranno 24 ed ora non ci resta che aspettare quali saranno i prossimi sviluppi di questo incredibile progetto.