Abbiamo letto, tra gli ultimi post pubblicati sul blog dell’Avvocato Davide Cornalba, un interessante post ad un articolo in merito all’annullamento del matrimonio dalla sacra rota.
Il matrimonio è un sacramento importantissimo per la Chiesa cattolica, una promessa d’amore e fedeltà che i coniugi fanno davanti a Dio promettendo di amarsi per tutta la vita… ma se poi cambiassero idea?
In quel caso c’è la Sacra Rota, l’unico organo a cui è concesso di annullare le nozze cattoliche così da permettere agli ex coniugi di fare tabula rasa.
L’annullamento permette la cancellazione totale dell’unione: il matrimonio è come se non fosse mai accaduto.
Come avviene l’annullamento alla Sacra Rota
L’annullamento tramite la Sacra Rota ha effetto non solo in campo religioso ma anche civile ma deve seguire una sorta di convalida da parte del tribunale civile.
L’annullamento rotale permette di risposarsi nuovamente in chiesa ma c’è di più: nessuno è costretto a dare un assegno di mantenimento all’ex coniuge. Molto spesso, anche per questo, è la parte economicamente più forte a volere annullare il matrimonio alla Sacra Rota.
L’annullamento rotale non ha scadenza e non v’è alcuna prescrizione quindi si può richiedere anche dopo molti anni di nozze. La presenza di figli non è un problema per richiedere l’annullamento.
Quanto costa e quanto tempo ci vuole per l’annullamento alla Sacra Rota?
Si legge nel blog dell’Avvocato Davide Cornalba Per ottenere l’annullamento i tempi vanno da un anno, per il processo ordinario, a 30 giorni per quello veloce.
I costi partono da 525 euro per la tassa rotale a cui si aggiunge la parcella dell’avvocato rotale, che va da un minimo di circa 1.600 euro ma non può essere oltre i 2.995 euro + IVA + Cassa di Previdenza Forense.
I costi si aggirano intorno ai 2.200 fino a quasi 4.000 euro.
In base alla Riforma di papa Francesco è possibile, valutando le condizioni economiche, pagare meno o anche niente. Stessa cosa per quanto concerne le spese relative alle prestazioni dell’avvocato, è possibile ottenere un patrocinio gratuito.
Motivi per l’annullamento del matrimonio alla Sacra Rota
Quando in un matrimonio celebrato in Chiesa viene meno come presupposto l’armonia tra i coniugi possono esserci gli estremi per separare le strade. Alcuni contrasti sono avvertiti come inconciliabili e danno diritto, dietro un pagamento, alla possibilità di annullare senza conseguenze il matrimonio cattolico. Alcune motivazioni vengono considerate importanti tanto da non consentire la prosecuzione dell’unione. In questi casi, quelli elencati poco più vanti, l’unica strada percorribile porta alla separazione e poi al divorzio. Se il matrimonio è stato celebrato in Chiesa, è comunque possibile sciogliere anche il patto religioso, se esistono delle condizioni che lo permettono come quelle indicate dal codice di diritto canonico.
Esiste una procedura, riformata proprio di recente, in parte, da Francesco I nel 2015, quando Bergoglio ha approvato una legge che serviva a introdurre modifiche rilevanti.
Con la riforma voluta da papa Francesco si può ottenere l’annullamento del matrimonio in chiesa sempre alla Sacra Rota ma con un iter differente rispetto a quello che possiamo definire come ordinario (e più lungo), cioè, mediante un processo breve. Prima per la sentenza definitiva servivano almeno due anni, adesso quello ordinario ha una durata di circa un anno mentre l’iter breve dura un mese.
L’annullamento alla Sacra Rota, come viene spiegato in un articolo dell’Avv. Davide Cornalba, prevede la separazione anche dal lato civile ma va poi ufficializzata nelle opportune sedi.
Il matrimonio religioso sarà invalidato solo per i seguenti motivi:
- Matrimonio senza il consenso di uno dei coniugi;
- Errore sulla persona;
- Infedeltà, tradimento;
- Impotenza sessuale;
- Mancato desiderio di prole;
- Matrimonio non consumato;
- Violenza fisica o intimidazioni;
- Mammismo, termine introdotto proprio dalla Sacra Rota e indica l’attaccamento di un coniuge ai genitori da cui non riesce a staccarsi
Alcune motivazioni accelerano il processo:
- Mancanza di fede di una delle parti;
- Convivenza coniugale breve;
- Aborto procurato;
- Tradimento imperterrito;
- Il coniuge ha nascosto di essere sterile, figli avuti da una precedente relazione oppure un passato da carcerato.